UN CICLO PRODUTTIVO ECOSOSTENIBILE

A

Dalla foresta

La produzione della carta avviene attraverso una sequenza di processi industriali che iniziano con la lavorazione della polpa di legno e/o di cellulosa, spesso combinata con una percentuale definita di carta riciclata. Questo ciclo porta alla realizzazione delle bobine di carta, impiegate dagli ondulatori per la fabbricazione del cartone ondulato.

Dopo l’abbattimento degli alberi, il legno viene privato della corteccia e trasformato in piccoli frammenti (chip). Questi vengono poi convertiti in polpa, una sospensione concentrata di fibre immerse in liquido.

Il processo di trasformazione comprende diverse fasi:

• separazione delle fibre tramite metodi fisici e chimici
• lavaggio
• sbiancamento o colorazione, a seconda delle caratteristiche desiderate per il prodotto finale.

B

Partendo dalle bobine di carta

I principali stadi della produzione della carta nelle moderne cartiere comprendono:

• Sbiancamento: Le paste vengono inizialmente sbiancate e successivamente ricolorate in una tonalità marroncina, nota come "avana".
• Formazione del foglio e pressatura: La sospensione di cellulosa viene drenata attraverso una fessura larga quanto la macchina, depositandosi su una tela in movimento continuo. Si forma così un foglio contenente circa l’80% di acqua. Segue la fase di pressatura, in cui le fibre si compattano e il contenuto d’acqua si riduce fino a raggiungere una concentrazione del 3-4%.
• Trattamenti superficiali: La carta grezza ottenuta risulta molto assorbente. Per migliorarne le caratteristiche, vengono aggiunti additivi che ne aumentano l’uniformità e la levigatezza.
• Essiccamento: Il foglio, ancora umido, viene essiccato passando attraverso una seccheria. Successivamente, viene calandrato tramite uno o più rulli riscaldati, che rendono la superficie a contatto con i cilindri più liscia.
• Bobinatura finale: Il processo si conclude con la produzione di bobine di carta, disponibili in diverse altezze, che nel nostro caso variano da 2 a 2,44 metri.
  

C

Arrivando al cartone ondulato

Le bobine di carta vengono trasportate agli ondulatori, macchinari specializzati che accoppiano diverse tipologie di carta — nel nostro caso, cinque strati — formando un nastro continuo. Questo nastro viene poi tagliato secondo i formati richiesti, generando una successione di fogli di cartone ondulato.

Il cartone ondulato è ampiamente impiegato nel settore degli imballaggi grazie alla sua resistenza e versatilità. È ideale per il trasporto e la protezione di una vasta gamma di prodotti.

Nella sua configurazione più semplice, è composto da due strati esterni di carta, detti "copertine", che racchiudono uno o più strati di carta ondulata. Questi elementi vengono incollati tra loro con adesivi naturali a base di amido.

Grazie alla sua composizione, il cartone ondulato è completamente riciclabile e biodegradabile. Il suo riutilizzo consente non solo un significativo risparmio economico, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente.

D

Fino alla trasformazione in scatola o espositore

L’ultima fase del processo consente di dare forma al foglio di cartone, trasformandolo in scatola, interno scatola, bancale  o espositore  pronti all’uso.

Per piccole tirature e per esigenze di personalizzazione elevata, si può optare per la stampa digitale combinata al taglio digitale.

E

Energia pulita direttamente dal Sole

Nel contesto attuale, la transizione verso fonti di energia rinnovabili è una necessità per garantire un futuro più sostenibile. Ci siamo così dotati di  pannelli fotovoltaici, che rappresentano una soluzione efficiente per la produzione di energia pulita, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂ e alla salvaguardia del nostro pianeta.

L'energia solare è inesauribile, non produce inquinamento e consente di abbattere i costi energetici nel lungo termine. Investire in pannelli fotovoltaici significa aderire a una filosofia aziendale orientata alla sostenibilità, migliorando l'efficienza energetica e valorizzando l'impegno verso un'economia verde.

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